Pino Procopio: forma, colore, ironia
Tra Scilla e Cariddi (part.) |
Pittore, scultore, disegnatore virtuoso, Pino Procopio affida ad una tavolozza vivace, fatta di colori cangianti e dalle tonalità vive e brillanti, il passe-partout ideale per delle rappresentazioni ispirate alla vita quotidiana e delle quali subito percepiamo i toni ironici e di leggero disincanto con cui l’artista affronta la sua personale lettura della realtà, che scopriamo essere la nostra medesima.
La visita, Viaggio di Nozze, Gina e Augusto, Una giraffa in mare sono i titoli dissacranti di alcune sue opere, popolate di personaggi che ci appaiono subitamente animati, pronti a spostarsi da una scena all’altra e a dialogare fra di loro, come in tante istantanee di un ideale spettacolo cinematografico destinato a prendere vita nella nostra mente: è un mondo visto attraverso una lente deformante, che ci restituisce parodie e caricature graffianti delle debolezze e dei vizi umani, alleggerite da un senso di ironia mai feroce o spietata, bensì tendente al gioco e che strizza l’occhio a quella parte di noi che, anche se spesso celata, privilegia una lettura della realtà scherzosa e quanto mai desiderosa di leggerezza.